QUALCOSA STA CAMBIANDO
Per meglio comprendere i costi del fascicolo, si è anche deciso di approfondire il problema con una società di consulenza, attraverso una serie di simulazioni. Una cosa è certa: il tempo scorre e, senza la riclassificazione del rischio sismico delle NTC, anche il bonus antisisma risulterebbe depotenziato. In questo quadro, gli amministratori condominiali avrebbero un ruolo notevole, non soltanto per la gestione del fascicolo, ma anche nella manutenzione dell’edificio. L’ idea del Piano per la prevenzione sembra piacere a tutti, anche perchè darebbe nuova linfa ad un settore edile ancora inn crisi, e metterebbe in sicurezza il territorio. Dall’idea alla realizzazione pratica, però, il percorso è ancora lungo. L’esempio di Milano a Milano, intanto, si è lanciata un’iniziativa concreta, allo scopo di mettere in sicurezza gli immobili più vecchi. Il capoluogo lombardo ha circa 26mila edifici privati e mille comunali, che hanno superato i cinquanta anni d’età: palazzi che, in molti casi, non sono mai stati revisionati a fondo, per verificare che la costruzione dell’epoca o le successive modifiche siano ancora in regola e sicure. Certo, questa non è una zona sismica, ma a minare la stabilità di un edificio non c’è solo il rischio terremoto, anche quello del dissesto idrogeologico. Il recente crollo di un condominio storico al quartiere Flaminio di Roma ha dimostrato quanto sia complessa la staticità di un immobile. Ecco perché il Comune ha deciso, con il nuovo regolamento edilizio, di rendere obbligatorio il certificato di idoneità statica dei fabbricati più vecchi: è la prima città italiana a prevedere una verifica di questo genere. A fine novembre Palazzo Marino, dopo molte riunioni con l’Ordine degli ingegneri, gli esperti del