Coronavirus. Con le riunioni condominiali sospese, pagamenti e servizi a rischio. L’emergenza Covid-19 impone il blocco alle assemblee condominiali. – “Le disposizioni emanate a livello regionale e nazionale per impedire il diffondersi del Coronavirus hanno ripercussioni anche sulla vita dei condomini, perché impediscono la convocazione delle assemblee condominiali e il loro svolgimento. Si tratta di un problema particolarmente grave e che richiede di essere affrontato a livello nazionale. “Il rischio a cui si va incontro, se l’emergenza non si dovesse placare in tempi brevi, è la mancanza di liquidità da parte degli amministratori per far fronte al pagamento dei servizi essenziali. – Infatti, non potendo svolgere le prime assemblee per l’approvazione del rendiconto consuntivo e del preventivo, durante le quali i condomini deliberano le spese e l’emissione dei relativi bollettini di pagamento, esaurite le risorse finanziarie a disposizione gli Amministratori saranno costretti a non poter pagare le forniture, con le ovvie conseguenze della sospensione dell’erogazione per esempio di gas, luce e acqua, a danno dei cittadini. Anche altre spese, penso a quelle per le pulizie, dovranno essere bloccate, oltre al pagamento di interventi d’emergenza: dal fabbro all’elettricista, all’idraulico”. Quanto all’utilizzo delle moderne tecnologie per supplire alla riunione fisica assembleare vengono escluse: “Il problema non sta nella complessità organizzativa, ma si fonda su un aspetto di diritto: è necessario che tutti i condomini siano messi in grado di prendere parte ad un’assemblea condominiale, on line, in quanto non tutti i condòmini dispongono di firme digitali, apparati di sicurezza informatica, competenze, nozioni e quant’altro per poter partecipare regolarmente alle adunanze, tantomeno la legge impone l’uso di tali tecnologie ai fini condominiali, che avrebbero inoltre, sicuramente, un forte impatto economico sulla popolazione. Va data la possibilità anche alla signora o al signore di età avanzata, che non dispone di uno smartphone, Pc, tablet si vedrebbe di fatto escluso da un suo diritto “il voto”. In conclusione - Sulla questione ci sono già stati pareri autorevoli nei giorni scorsi circa l’assenza di necessità di tenere le assemblee ordinarie, di fronte ad una situazione di emergenza, in quanto si possono garantire i servizi ordinari richiedendo versamenti calibrati come di consueto ed evitando così accumulo di debito che può mettere in difficoltà i condomini con richieste economiche elevate ed a breve termine. Per urgenze, non solo l’amministratore ma anche il singolo condomino, può intervenire ai sensi dell’art.1134 c.c. Per ora ed in generale, è fatto divieto assoluto di convocare assemblee di condominio DPCM 8 marzo 2020.